Nato nel 1710 da una ricca famiglia della nobiltà spagnola, il nome di Raimondo di Sangro è oggi riconosciuto per la grande intelligenza e creatività che gli permisero, nel 1700, di creare decine di invenzioni rivoluzionarie per la sua epoca. La più importante è senza dubbio quella della macchina anatomica, ossia una perfetta riproduzione a […]
Nato nel 1710 da una ricca famiglia della nobiltà spagnola, il nome di Raimondo di Sangro è oggi riconosciuto per la grande intelligenza e creatività che gli permisero, nel 1700, di creare decine di invenzioni rivoluzionarie per la sua epoca.
La più importante è senza dubbio quella della macchina anatomica, ossia una perfetta riproduzione a grandezza naturale del sistema cardiocircolatorio dell’uomo costruita partendo da scheletri umani. Proprio questa straordinaria invenzione vede dietro di sé l’ombra di una macabra leggenda che rese impopolare tra i suoi concittadini il Principe di Sansevero. Quest’ultimo – diceva il popolo – avrebbe realizzato le due macchine iniettando nelle vene di due servi ancora vivi una soluzione da lui inventata al fine di metallizzarne i vasi sanguigni. La nascita di una tale leggenda è del resto comprensibile: la straordinaria perfezione e corrispondenza all’anatomia reale offerta dalle invenzioni di Raimondo di Sangro è stata raggiunta solo nel 1977 da Gunther von Hagens con il processo di plastinazione. In ogni caso, la verità è meno affascinante ma certamente più “umana”: la minuziosa riproduzione è ricavata dall’uso di fil di ferro, cera ed infinita pazienza.
Nel 1729, a soli 19 anni il Principe diede vita ad un’altra invenzione piuttosto innovativa per il suo tempo, il palco pieghevole. Tramite un particolare sistema di ruote e funi, in pochissimo tempo il palco poteva essere allestito e dunque chiuso subito dopo la rappresentazione. Ciò permetteva lo svolgimento di spettacoli ed eventi con un breve tempo di preparazione logistica.
La Gazzetta di Napoli del 1770 ci mette a conoscenza di un’altra interessante creazione del nobile napoletano, la carrozza marittima. Come suggerito dal nome stesso, l’invenzione consisteva in una vera e propria carrozza praticamente uguale a quella “da strada”, la cui differenza consisteva nella presenza di pale che andavano a sostituire le classiche ruote. A quanto pare il mezzo godeva di una velocità maggiore rispetto alla barca a remi e trasportava fino a dodici persone.
Tra le invenzioni più “controverse” di Raimondo di Sangro emerge anche il Sangue di San Gennaro. Il Principe avrebbe infatti realizzato una sostanza capace di comportarsi esattamente come l’ormai celebre liquido oggi ritenuto essere, appunto, il sangue di San Gennaro.
E' severamente vietato copiare i contenuti de "La Nona Porta" senza citare la fonte.