La zoerastia (o zooerastia) esiste sin dall’antichità ed è citata in vari contesti culturali e sociali. Si crede che fino all’età classica nell’antica Grecia si svolgessero ad Atene riti che prevedevano l’accoppiamento con animali. Ciò che ha portato al diffondersi di questa credenza è stato anche il fatto che la zoofilia erotica è ampiamente citata […]
La zoerastia (o zooerastia) esiste sin dall’antichità ed è citata in vari contesti culturali e sociali.
Si crede che fino all’età classica nell’antica Grecia si svolgessero ad Atene riti che prevedevano l’accoppiamento con animali. Ciò che ha portato al diffondersi di questa credenza è stato anche il fatto che la zoofilia erotica è ampiamente citata nella mitologia, ne è l’esempio la storia di Pasifae, che per coronare il suo folle desiderio per un toro bianco, dono di Poseidone, si fece costruire una vacca di legno, nascondendosi al suo interno, e una volta inseminata diede alla luce il celebre Minotauro; oppure quella di Zeus, che per sedurre splendide donne o ninfe assunse le fattezze di aquila, toro, cigno, ecc.
Anche in letteratura antica e moderna molti sono gli scritti in cui tale perversione viene menzionata. Come non citare a questo proposito il maestro delle deviazioni sessuali: Il Marchese de Sade, il quale. nel romanzo Le 120 giornate di Sodoma, dà della zoerastia vari esempi e la evidenzia come una delle possibili perversioni sessuali da mettere in pratica. Infatti durante il suo viaggio di nozze in Provenza, ha l’occasione di documentarsi sui rapporti fra i pastori e le loro capre. Da questa esperienza trae ispirazione per il romanzo, “Aline et Valcour”, che tratta appunto di una coppia di pastori, i quali, in un paesaggio modellato sullo stereotipo bucolico, sperimentano nuove frontiere del piacere con i propri animali domestici. In tempi più recenti viene egregiamente narrata in un romanzo di Andrea Camilleri “Il sonaglio” eccone un breve accenno:
“Giurlà approda invece in una prateria. Si immerge e galleggia nell’erba, o nelle acque sciapide di un lago, ora. Sente l’allarme dei sensi. E cerca calore nel pelliccione di una capra, tra una musata e una sgroppata. La capra, Beba, è solitaria: ostinata e fedele; oltre che di permalosa gelosia. Sa battere gli zoccoli, al momento opportuno, e imporsi, dopo i lagni di un belare querulo e dolente. Beba è ferina e misteriosamente umana.”
Secondo studi condotti la zoofilia insorgerebbe nel periodo precedente alla pubertà ed è in realtà un sentimento molto più complesso di quanto ci si possa aspettare. Non si tratta soltanto di soddisfazione sessuale, o ricerca del proibito. Il fattore emotivo gioca un ruolo quasi predominante nella psicologia di chi è attratto da un animale. Le emozioni di queste persone verso gli animali possono essere reali, relazionali, autentiche e non solo sostitutive di partner umani. Anzi, il quadro che emerge è composto di persone che molto spesso hanno avuto, o hanno, relazioni umane a lungo termine. Nel 2002, gli psicologi Earls e Lalumière pubblicarono uno studio su un uomo 54enne tornato in carcere per la quarta volta a causa della sua “passione” per i cavalli. Dopo svariati test si riscontrò che per questo soggetto il fare sesso con un cavallo non era un ripiego ma forse l’unico tipo di rapporto che lui potesse immaginare, infatti la visione di donne e uomini nudi o altre razze animali non suscitavano in lui alcun tipo d’interesse. Nel 2005 un famoso caso di cronaca divenuto noto come il “Caso di Enumclaw” portò alla luce una specie di organizzazione i cui membri si incontravano clandestinamente in alcune fattorie per accoppiarsi con gli animali, fino a quando uningegnere areonautico 45enne, Kenneth Pinyan, membro di questa “organizzazione”, morì in seguito alle ferite interne (perforazione del colon) provocate dal rapporto sessuale avuto con uno stallone, rendendo il tutto di dominio pubblico.
Come è noto, la zoerastia è ricorrente anche nella pornografia, infatti non mancano le esibizioni di celebri pornostar con animali di vario genere, e secondo il rapporto Kinsey del 1948, il 17% dei maschi statunitensi nelle zone rurali, ha affermato d’aver vissuto perlomeno una volta questo tipo d’esperienza sessuale, mentre tale pratica è risultata meno frequente nelle donne.
Nel 2014 in Svezia la zoerastia è stata bandita. fino a quel momento era consentita a meno che non portasse sofferenza agli animali. Il portavoce della Federazione dei Veterinari di Svezia, Johan Beck-Friis, dichiarò: «È importante che la società affermi che una tale maniera di utilizzare gli animali non è accettabile». Nel dicembre dello stesso anno il divieto fu introdotto anche in Germania, Francia, Svizzera e Gran Bretagna.
La Nona Porta
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