Celeberrimo serial killer russo, anche noto dai locali come il macellaio di Rostov, il cittadino ‘X’ e lo squartatore rosso. Uccise 55 persone, solo donne e bambini, fra il 1978 ed il 1990. Ebbe un’infanzia tragica: Crebbe nell’estrema povertà della Russia Stalinista durante la seconda guerra mondiale…
[5] Andrej Cikatilo – 55 †
Celeberrimo serial killer russo, anche noto dai locali come il macellaio di Rostov, il cittadino ‘X’ e lo squartatore rosso. Uccise 55 persone, solo donne e bambini, fra il 1978 ed il 1990. Ebbe un’infanzia tragica: Crebbe nell’estrema povertà della Russia Stalinista durante la seconda guerra mondiale: Il fratello venne cannibalizzato da vicini affamati. La inoltre madre lo picchiava frequentemente a causa della sua incontinenza notturna. Fu anche testimone di numerose esecuzioni di civili russi nei boschi da parte dei Nazisti. Questi episodi hanno plasmato le sue fantasie ed il suo modus operandi dei brutali assassini. Nel 1978 avvenne il primo omicidio: Tentò di stuprare una bambina di 9 anni che si ribellò. La accoltellò oltre 40 volte. Durante lo smembramento eiaculò, da allora l’unico modo per eccitarsi lo associava all’uccisione di donne e bambini. Andò avanti con la stessa modalità di assassinio per tendenze pedofile per oltre 10 anni. Nel 1990 venne catturato, confessò subito i delitti. Chiese pietà alla corte suprema e l’attenuante per infermità mentale, ma non venne fatto alcuno sconto. Fu fucilato nel febbraio del 1994. Precedentemente altri 6 sospettati innocenti, ritenuti colpevoli, vennero giustiziati senza alcun processo.
[4] Giuseppe Greco – 58 †
Il più spietato esecutore di Cosa Nostra di tutti i tempi. Soprannominato Scarpuzzedda, è responsabile di 58 omicidi a sfondo mafioso, fra cui, anche l’assassinio del magistrato Rocco Chinnici, del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e dell’onorevole Pio La Torre. Fece parte della cosiddetta ‘Squadra della morte’ durante la seconda guerra di mafia. Venne ucciso nel settembre del 1985 per ordine di Totò Riina che lo riteneva ‘scomodo': Aveva infatti iniziato a trafficare droga autonomamente, senza alcun permesso del clan.
[3] Pedro Rodrigues – 105 †
E’ il killer brasiliano più prolifico, confessò oltre 100 omicidi. Uccise le sue prime 2 vittime all’età di soli 14 anni. Successivamente scappò di casa, il padre era violento e la madre tossicodipendente. Continuò ad uccidere dandosi anche alla malavita come corriere della droga. A 18 anni uccise il padre strangolandolo e la madre, smembrandola a colpi di machete e mangiandogli parte del cuore. Venne arrestato nel 1973, in carcere uccise altre 47 persone sia per autodifesa che per piacere. Processato nel 2003, fu ritenuto colpevole di 105 omicidi. Fu scarcerato nel 2007 ed arrestato nuovamente nel 2011. Attualmente ha quasi 62 anni ed è in libertà.
[3] Henry Holmes – 208 †
Attirava le proprie vittime nella sua grande e sfarzosa casa ad Englewood,Chicago per poi intrappolarle, gasarle, scioglierle nell’acido per venderne lo scheletro. Fuggì di casa improvvisamente per numerosi debiti, quando tornò la trovò completamente bruciata dai creditori. Fu proprio l’incendio a far rinvenire oltre 150 scheletri. Venne arrestato dopo una lunga latitanza. Inizialmente confessò 27 omicidi, poi 57, ed infine, nel 1895, 208. Fù impiccato nel marzo del 1896, la sua abitazione venne rasa al suolo.
[2] Harold Shipman – 346 †
Fù un medico inglese che nacque nel 1946. Ha avvelenato per oltre 30 anni i propri pazienti, iniettando loro una dose letale di morfina. Venne arrestato nel 1998 , non per pluri-omicidio, ma per aver falsificato alcuni testamenti delle vittime a proprio favore. Fu ritenuto colpevole di oltre 80 omicidi e condannato ad altrettanti ergastoli. Successivamente vennero accertati altri 176 casi, per un totale di 346 vittime. Nel 2004, si suicidò nella cella del carcere, impiccandosi con delle lenzuola. Aveva 68 anni.
[1] Amelia Dyer – 401 †
Fù la più cruenta assassina di bambini dell’Inghilterra vittoriana e la più spietata serial killer donna di tutti i tempi. Era una badante londinese, adottava bambini da famiglie poverissime in cambio di denaro per il mantenimento ma, una volta giunti a casa sua, li lasciava morire di fame e di sete. Talvolta li soffocava con nastri di stoffa oppure li intossicava con elevate dosi di alcool, oppio e petrolio. Gli omicidi avvenivano in coincidenza a gravissime crisi depressive, che hanno afflitto la donna tutta la vita. Tentò infatti numerose volte il suicidio. Dopo che un cadavere di neonato venne rinvenuto nel Tamigi, la polizia tenne d’occhio la donna e la arrestò, attribuendo alla sua persona oltre 300 omicidi accertati di neonati, nonostante ne vennerò confessati ben 401. Fu torturata ed impiccata nel 1896.
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