Essere attivi durante la giornata è fondamentale per la nostra salute fisica e mentale, ma quando cala la notte diventa ancor più essenziale il riposo. Il sonno consente al nostro corpo di mettere in moto alcuni meccanismi che non è possibile processare durante le ore di veglia, un po’ come i computer che avviano determinate […]
Essere attivi durante la giornata è fondamentale per la nostra salute fisica e mentale, ma quando cala la notte diventa ancor più essenziale il riposo. Il sonno consente al nostro corpo di mettere in moto alcuni meccanismi che non è possibile processare durante le ore di veglia, un po’ come i computer che avviano determinate funzioni di manutenzione solo allo spegnimento o al riavvio.
Circondati da infiniti stimoli mentali, godere di un riposo adeguato (circa 8 ore a notte) è diventata ormai un’impresa quasi impossibile. Seppur mentalmente stanchi, l’attività cerebrale continua ad essere stimolata – si pensi agli smartphone, ai tablet, alla tv – e si finisce per alterare l’equilibrio sonno-veglia che, piaccia o meno, è essenziale per corretto funzionamento del corpo umano.
Cosa accade al nostro corpo se dormiamo poco?
Il primo dei sintomi riconoscibili è la stanchezza cronica che ci impedisce di svolgere qualsiasi compito dedicandogli la giusta dose di attenzione. Il cervello è la prima vittima della mancanza di sonno, e un continuo stato di trance può causare a lungo termine malattie come la demenza e l’Alzheimer, oltre a portare una condizione di stress continuo che rischia di sfociare in irascibilità, tristezza e, nel peggiore dei casi, in depressione.
La continua attività cerebrale dello stato di veglia sottopone il nostro corpo ad una serie di sforzi eccessivi che provocano il calo delle difese immunitarie, degli anticorpi, e dunque una debolezza fisica generale che conduce più facilmente ad ammalarsi.
È intuibile come, vivendo in un certo stato, a subirne sia anche la pressione arteriosa sistolica che rischia di superare abbondantemente il valore medio di 120.
Dormire poco vuol dire anche ingrassare. Esatto, perché il mancato riposo riduce i livelli di leptina, ossia dell’ormone che ha il compito di regolare la sensazione della fame. Non è un caso che la riduzione delle ore di sonno sia spesso associata ad un aumento del peso corporeo.
I chili di troppo non costituiscono tuttavia l’unico problema alimentare. Oltre al suddetto ormone, il nostro corpo troverà difficoltà nel corretto assorbimento dei nutrienti e in particolare nel processare il glucosio, cioè il principale responsabile del diabete.
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