I macabri scherzi telefonici alla famiglia Kuykendall Nel 2007 apparentemente una ragazza 16enne di nome Courtney Kuykendall decide di dare inizio a una serie di scherzi via sms scrivendo strane frasi ai suoi contatti in rubrica. Nello stesso periodo la stessa famiglia Kuykendall comincia a ricevere strane telefonate anonime, nelle quali si minaccia di morte […]
I macabri scherzi telefonici alla famiglia Kuykendall
Nel 2007 apparentemente una ragazza 16enne di nome Courtney Kuykendall decide di dare inizio a una serie di scherzi via sms scrivendo strane frasi ai suoi contatti in rubrica. Nello stesso periodo la stessa famiglia Kuykendall comincia a ricevere strane telefonate anonime, nelle quali si minaccia di morte ogni membro del nucleo familiare, cani compresi. I Kuykendall denunciano immediatamente l’accaduto alla polizia, che investigando scopre la provenienza delle telefonate e dei messaggi: il cellulare della figlia Courtney. Ma Courtney è innocente, non ha mai fatto quelle chiamate. Per verificare la veridicità delle sue dichiarazioni, gli inquirenti sequestrano il telefono della ragazza: le telefonate continuano, dal numero di Courtney. Oggi quelle telefonate anonime sembrano finite, ma il mistero non è mai stato risolto.
Telefonate dal mondo dei morti
Nel 2008 si verifica un tragico incidente ferroviario in California, a causa del quale perdono la vita venticinque persone e ne rimangono ferite oltre cento. Sul treno c’è anche Charles Peck, 49 anni, in viaggio verso Los Angeles per un colloquio di lavoro. Secondo le indagini condotte dagli inquirenti californiani, l’uomo sarebbe morto poco dopo l’incidente: le condizioni in cui è stato ritrovato non lasciano spazio alle interpretazioni. La cosa strana è che, come poi raccontato dai familiari, nella notte che seguì l’incidente, quando il corpo di Peck era ancora tra le macerie, dal suo cellulare partirono diverse telefonate dirette ai figli, alla fidanzata e al fratello.
La telefonata che poteva cambiare il destino dell’America
Un giorno come tanti altri alla General Electric, società di servizi californiana. È il 22 novembre 1963 e al call center i telefoni iniziano a squillare. Una di queste telefonate, però, non riguarda i loro servizi: è la voce di una donna di mezza età che ha annuncio da fare. Alle 10:10 di quella stessa giornata il Presidente degli Stati Uniti d’America sarebbe stato ucciso, e poi “ci sarà fuoco dalle finestre”. Sembra solo un triste scherzo. Passano pochi minuti e un’altra telefonata arriva al centralino: è sempre la donna di prima, ma questa volta rettifica: JFK morirà alle 10:30. Il centralino stacca, perché deve essere una pazza. Alle 10:30, orario californiano, John F. Kennedy viene colpito da un proiettile partito dalla finestra del Texas Dallas Book Depository.