La storia della Romania è pregna di catastrofi, guerre e distruzioni che per lungo tempo hanno determinato una visibile povertà dell’intera popolazione. Soppressa la dittatura di Nicolae Ceaușescu, i rumeni sono andati incontro ad una nuova e profonda crisi economica negli anni ’90, dalla quale solo in anni più recenti sono riusciti ad affrancarsi. Contemporaneamente […]
La storia della Romania è pregna di catastrofi, guerre e distruzioni che per lungo tempo hanno determinato una visibile povertà dell’intera popolazione. Soppressa la dittatura di Nicolae Ceaușescu, i rumeni sono andati incontro ad una nuova e profonda crisi economica negli anni ’90, dalla quale solo in anni più recenti sono riusciti ad affrancarsi.
Contemporaneamente allo sviluppo economico è arrivato il crollo delle barriere culturali che dividevano l’ovest del globo dall’Europa dell’est – e in questo clima maggiormente accogliente abbiamo assistito ad un notevole incremento nel turismo verso la Romania.
La sua capitale, Bucarest, mostra ancora i segni del passaggio sovietico con i suoi edifici imponenti quanto scarni e freddi, ma la storia e la geografia di questo paese non si limitano a questa città.
Tappa fondamentale di chiunque arrivi in Romania è infatti la Transilvania, il cui nome – forse ancor più popolare della prima città rumena – viene automaticamente associato all’horror, al sangue, ai vampiri.
È proprio in questa regione, o meglio a ridosso del confine tra Transilvania e Valacchia, che si erge imponente e solitario tra una fitta vegetazione il Castello di Bran, noto anche come il castello del Conte Dracula.
La sua fama è dovuta al celebre romanzo Dracula del 1897 nato dalla mente dello scrittore irlandese Bram Stoker. In realtà questa fortezza non è mai stata abitata da Vlad III, il Principe di Valacchia fregiato del nome di “impalatore” – un leader tanto spietato e sanguinario da aver appunto ispirato la nascita letteraria del temuto vampiro.
Con l’arrivo del comunismo, il Castello di Bran fu sottratto ai vecchi proprietari e reso di pubblico dominio, tuttavia nel 2009 la Romania decise di restituire l’antico edificio agli eredi degli Asburgo.
Nonostante sia una delle mete più sognate dai visitatori dell’ex paese sovietico, i suoi nuovi proprietari tentano già da qualche anno di liberarsene. Messo sul mercato immobiliare alla modica somma di €66 milioni, la totale assenza di potenziali acquirenti ha fatto sì che la cifra venisse “lievemente” ritoccata: oggi servono appena €12 milioni per entrare in possesso del castello-museo del Conte Dracula.
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